Nuova tecnologia sulla bici permette di affrontare anche le salite più dure

La casa di Vittorio Veneto, Wilier Triestina, ha presentato in occasione del Tour de France 2024 il suo nuovo modello top di gamma da salita: la Verticale SLR.

Questa bicicletta rappresenta l’ultima frontiera della tecnologia ciclistica, progettata per affrontare le salite più impegnative grazie a innovazioni rivoluzionarie.

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Verticale SLR. grande rivoluzione (Youtube BicidaStrada) LadradiBiciclette.it

Il telaio della Verticale SLR è frutto dell’utilizzo di materiali compositi di altissima qualità.

Tre diversi tipi di fibre di carbonio prodotte dalla Toray, multinazionale giapponese leader nel settore, sono state impiegate: la T800 e la T1100 per la loro elevatissima resistenza a rottura e la M46JB per conferire al telaio una elevata rigidezza torsionale.

Questo mix garantisce prestazioni senza precedenti in termini di leggerezza e durabilità.

Grazie a tutte queste innovazioni tecniche, Wilier Triestina è riuscita a ridurre significativamente il peso complessivo della Verticale SLR rispetto al modello precedente 0 SLR – quasi il 10% in meno – stabilendo un nuovo standard nell’universo delle bici da corsa leggere dedicate alla salita.

Verticale SLR segna un punto importante nell’evoluzione delle biciclette da corsa specifiche per le salite difficili, combinando materiali avanzati con soluzioni ingegneristiche innovative.

Nuova tecnologia sulla bici permette di affrontare anche le salite più dure

L’introduzione di nuove tecnologie produttive ha permesso un inserimento preciso dei materiali preformati all’interno dello stampo. Il processo chiamato “curatura” ottimizza il consolidamento della resina, massimizzando le performance del telaio. Queste innovazioni si traducono in una maggiore efficienza durante le salite più ardue.

Verticale SLR bici
Verticale SLR, la rivoluzione della bici (Youtube BicidaStrada) LadradiBiciclette.it

Il reggisella presenta un nuovo sistema di fissaggio che alleggerisce il peso e può integrare una luce o un numero di gara. È disponibile con due arretramenti differenti per adattarsi alle esigenze dei ciclisti. Anche l’attacco del deragliatore anteriore è stato riprogettato per essere riposizionabile, offrendo così maggior flessibilità nelle configurazioni delle guarniture.

Un nuovo forcellino posteriore sagomato previene la rotazione e migliora l’affidabilità complessiva della bicicletta. Inoltre, sono state introdotte nuove geometrie del telaio che ottimizzano il posizionamento delle mani rispetto alla scatola movimento.

La piega manubrio è stata ridisegnata con modifiche sul drop, sul reach e sugli angoli d’inclinazione per migliorare ulteriormente la posizione in pedalata.

L’attenzione ai dettagli si estende fino al supporto ciclocomputer completamente in alluminio che si integra perfettamente nella piega manubrio grazie a due fori passanti. Un sistema innovativo garantisce una distribuzione ottimale delle forze sulla parte in composito migliorando affidabilità e durata nel tempo.

La principale novità della forcella consiste nel fodero sinistro “sghembo”, progettato con un orientamento ottimizzato delle fibre di carbonio che migliora resistenza alle sollecitazioni e durante la frenata. La testa della forcella è stata anch’essa migliorata per garantire maggiore continuità meccanica tra cannotto e testa stessa.

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